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Come leggere i punzoni dell’oro sui gioielli?

Come leggere i punzoni dell’oro sui gioielli?

Quando acquisti un gioiello vintage in oro, potresti notare alcune marcature, ad esempio all’interno di una fede nuziale in oro.

Questi numeri e lettere possono sembrare poco chiari se non li hai mai osservati prima. In questa guida ti spiegheremo come leggere i segni identificativi dell’oro sui gioielli, così potrai riconoscere rapidamente il titolo del metallo e, in alcuni casi, anche il marchio di fabbrica.

Cosa sono i segni identificativi dell’oro?

I segni identificativi dell’oro, o punzonature, indicano sostanzialmente la purezza dell’oro in un gioiello e il laboratorio o l’orefice che l’ha realizzato.

Questa pratica ha origini molto antiche, risalenti persino al 1200 (ne esistono attestazioni in Francia e in Inghilterra). Ciò facilita in parte il lavoro di storici e archeologi.

Significa anche che, con un minimo di competenze, puoi scoprire qualcosa in più sia sul titolo dell’oro che sull’origine del gioiello. Basta imparare a decifrare i punzoni.

Standard di identificazione dell’oro negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, il titolo può essere indicato tramite documentazione o anche verbalmente; non è obbligatorio l’uso di un punzone. Tuttavia, se è presente un punzone, dev’essere accompagnato da un marchio di fabbrica per identificare il produttore.

Come si legge questo codice?

Poiché non esiste un sistema ufficiale per punzonare gli oggetti in oro negli USA, i codici possono variare. Tuttavia, le linee guida della FTC (Federal Trade Commission) suggeriscono di indicare la percentuale di oro presente nel pezzo.

L’oro viene mescolato ad altri metalli per aumentarne la resistenza: maggiore è il contenuto d’oro, più alto è il valore dell’oggetto, ma più delicato sarà da conservare.

Ad esempio, se c’è la sigla 370 all’interno di un chevalier in oro, significa che contiene il 37,5% di oro.

Come si traduce questa percentuale nei carati? Può essere utile questa guida:

  • 24 carati - 100% oro
  • 22 carati - 91,6% oro
  • 18 carati - 75% oro
  • 14 carati - 50% oro
  • 9 carati - 37,5% oro

Quindi, se il tuo anello riporta la sigla 370, significa che contiene il 37,5% di oro, ovvero 9 carati.

La FTC consiglia inoltre ai gioiellieri di apporre accanto al punzone con i carati anche il nome o il marchio registrato negli USA, in modo da poter risalire al produttore. Potresti quindi trovare delle iniziali, che possono essere utili per identificare l’autore.

Cosa significano GE, GF e HGE?

Potresti trovare anche le sigle GE, GF o HGE incise sul tuo gioiello.

Questo indica che il pezzo non è d’oro massiccio. Ecco come si interpretano questi codici:

  • GE - placcato in oro (Gold Electroplated)
  • GF - laminato in oro (Gold Filled)
  • HGE - placcato in oro pesante (Heavy Gold Electroplated)

Ciò significa che il valore sarà inferiore, trattandosi di pezzi non in oro pieno. È un aspetto da considerare se stai valutando un acquisto come investimento.

Cosa significa AU?

AU è il simbolo chimico dell’oro nella tavola periodica. Spesso è riportato accanto al punzone del titolo e al marchio del produttore. Ad esempio, se stai acquistando un anello di fidanzamento e vedi AU 750, significa che si tratta di oro 18 carati.

Standard internazionali per l’identificazione dell’oro

A livello globale, le regole variano. Nel Regno Unito, ad esempio, tutti i prodotti in oro devono essere punzonati presso uno dei quattro uffici accreditati, seguendo una delle normative più rigide al mondo in materia. Questo facilita l’identificazione dei pezzi autentici.

Se acquisti un bracciale in oro dal Regno Unito, potresti trovarvi un simbolo distintivo, che indica l’ufficio dove è stato punzonato.

Se intendi acquistare dal Regno Unito, ecco una guida ai simboli degli uffici di controllo:

  • Ancora - Birmingham
  • Castello - Edimburgo
  • Leopardo - Londra
  • Rosa Tudor - Sheffield

Nel Regno Unito si usa un sistema alfabetico per datare i gioielli in oro; un orafo dovrebbe essere in grado di identificarne l’età, cosa che può risultare complessa da fare autonomamente.

In altri Paesi, come Italia, Cina e India, la punzonatura dell’oro non è obbligatoria. Se compri un anello vintage proveniente da uno di questi Paesi, è possibile che non sia punzonato.

L’aspetto interessante dell’acquisto di gioielli vintage online è che puoi trovare pezzi da tutto il mondo, ma è fondamentale acquistare da un venditore affidabile.

E se il mio gioiello in oro non ha punzoni?

Questo non significa necessariamente che il tuo anello in oro sia falso; potrebbe semplicemente indicare che il produttore ha fornito una certificazione scritta o verbale del titolo.

Naturalmente, con i pezzi vintage è più difficile risalire alla loro storia. Da Another’s Legacy utilizziamo tecniche per identificare il titolo dell’oro, ma farlo a casa senza indicazioni può rivelarsi complesso.

Puoi portare il gioiello da un orafo per farlo valutare. Sarà in grado di dirti il numero di carati e se si tratta di oro massiccio oppure placcato o laminato. Potrebbe anche riconoscerne l’origine.

Se desideri acquistare gioielli vintage, è preferibile affidarsi a venditori che possano testare ciascun pezzo o scegliere oggetti già punzonati, che consentono una verifica più immediata dell’autenticità dell’oro e dell’equità del prezzo richiesto.

È possibile falsificare i segni identificativi dell’oro?

Sì, purtroppo. I timbri con i carati possono essere acquistati online, rendendo poco sicura una valutazione basata solo sul punzone.

Molto più difficile da falsificare è invece il marchio del produttore, che lascia un’impronta riconoscibile nel metallo. Ad esempio, i pezzi di Tiffany & Co. riportano sempre il loro logo distintivo, ed è spesso possibile individuare eventuali contraffazioni confrontandoli con immagini di gioielli autentici.

Come faccio a sapere se un gioiello è davvero in oro?

Se il pezzo non è punzonato e vuoi capire se si tratta di oro massiccio, puoi tentare alcune verifiche:

  • Portalo da un orafo. È la soluzione più affidabile. A volte è meglio affidarsi a un esperto.
  • Prova dell’acqua. Immergi l’oggetto in un bicchiere d’acqua. Se affonda, è più probabile che sia oro, per via della sua densità. Metodo indicativo, non infallibile.
  • Indossa il gioiello. L’oro falso può lasciare una traccia verdastra sulla pelle; l’oro vero no.
  • Test con il magnete. Usa una calamita potente: l’oro non è magnetico, quindi non si attacca.

Esistono altri metodi casalinghi, ma è bene agire con cautela. Potresti danneggiare il gioiello, soprattutto se ha un valore affettivo.

Se il pezzo ti è caro, meglio chiedere una valutazione professionale piuttosto che rischiare di comprometterne l’integrità e non poterlo più indossare.

In sintesi

Speriamo che queste informazioni ti abbiano aiutato a comprendere come leggere i segni identificativi dell’oro sui gioielli. Con un po’ di pratica, potrai affinare le tue capacità e acquistare in modo più consapevole.

Non tutti i pezzi in oro massiccio presentano punzoni, il che può rendere difficile verificarne l’autenticità. Tuttavia, molti orafi scelgono di punzonare i propri gioielli, trattandosi di una prassi considerata buona norma.



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